Grotte Rescia: la magia del Natale in Grotta

Due settimane fa a Rescia è cominciata la settima edizione del Natale in Grotta. Un invito alla scoperta di un posto unico nel suo genere.

Le grotte di Rescia vengono visitate già dal 1700 da turisti provenienti da tutta Europa, attratti dal fascino della zona e di queste meravigliose grotte sotterranee. A livello nazionale si possono definire un esempio più unico che raro di cavità che si sono generate nella montagna, tramite l’azione dell’acqua sulle rocce e per mezzo di colate di travertino. Altri esempi di grotte turistiche in Lombardia si sono formate solamente per via dello scioglimento di roccia calcarea. Questa è solo una della caratteristiche che rendono le grotte di Rescia una località ricca di fascino e curiosità tutte da scoprire.

Le grotte, da sempre di proprietà privata, vengono gestite da oltre 60 anni dalla famiglia Selva – Giudici, la quale si impegna costantemente per dare a questo luogo l’importanza che merita e renderlo accessibile a tutti, secondo le linee guida dell’Associazione Internazionale delle Grotte Turistiche (ISCA), a cui le grotte hanno aderito nel 2011.

Venerdì 8 dicembre ha preso il via la settima edizione del Natale in Grotta, una manifestazione tipicamente natalizia che dà vita a una magica esperienza all’interno delle grotte. Per saperne di più La Voce ha intervistato Melania Pizzagalli, che oltre ad essere nostra collega della redazione è anche protagonista in prima linea di questa kermesse natalizia, in qualità di membro della famiglia Selva – Giudici.
Melania, infatti, da anni accompagna i turisti locali e non a visitare le grotte e collabora attivamente con la sua famiglia per dare vita a questa bellissima manifestazione di Natale.

Giovedì 21 dicembre, mentre Melania faceva da guida alle scuole elementari e materna di Laino e Ponna, in visita alle grotte, le abbiamo rivolto alcune domande per scoprire più da vicino questo Natala in Grotta.

Come organizzatrice di questa esposizione, puoi spiegarci meglio in cosa consiste?

«Natale in Grotta è un evento davvero speciale, giunto alla sua settima edizione, che attira visitatori dalle valli, dal Ticino e dalle città lombarde. Nonostante la nostra palese inesperienza iniziale, siamo stati premiati dal calore e dalla partecipazione del pubblico che ci stimola a migliorarci ogni anno, o almeno a mettercela davvero tutta. Ad ogni edizione ripensiamo e modifichiamo gli allestimenti di modo che anche chi torna abbia sempre di che sorprendersi».

Quando è possibile visitare le grotte per questo evento?

«Siamo aperti fino al 4 febbraio 2018 secondo il calendario pubblicato sul nostro sito www.grottedirescia.it o sulla nostra pagina Facebook Natale in Grotta – Grotte di Rescia».

Nel weekend di apertura, come è andata? C’è stata tanta affluenza?

«Siamo molto soddisfatti. Durante il weekend dell’Immacolata abbiamo avuto una buona affluenza, soprattutto da parte di visitatori provenienti dalla provincia di Milano, Brianza e Varese. Abbiamo registrato un notevole aumento di visitatori rispetto alla passata edizione».

Cosa è cambiato quest’anno rispetto alle edizioni precedenti?

«Noi ogni anno cerchiamo sempre di innovarci e rinnovare la nostra esposizione: quest’anno abbiamo pensato di stravolgere il percorso, nel senso che faremo entrare i visitatori al contrario. La visita comincia dalla parte finale del percorso classico, quindi i turisti hanno accesso alle grotte nella parte inferiore riservata ai Presepi e alla nascita di Gesú. In seguito raggiungeranno la cascata di S. Giulia, per poi ritornare all’entrata attraverso le grotte dal lato superiore, nell’area dedicata al fantastico mondo di Babbo Natale con i suoi aiutanti e le sue renne, il tutto tra mille lucine e centinaia di candeline».

Qual è stata la chiave del successo? Cosa ha portato questa iniziativa a raggiungere la settima edizione?

«La chiave del successo senza dubbio è legata alla bellezza delle nostre grotte, che già senza nessun genere di allestimento o addobbo, rappresentano una situazione naturale di raro splendore sul nostro territorio. Ovviamente il periodo natalizio e l’allestimento che abbiamo preparato, rendono questa esperienza di visita ancora più suggestiva e magica. Se siamo arrivati alla settima edizione bisogna ringraziare la crescita dell’interesse da parte dei turisti, soprattutto i visitatori locali, che ancora non conoscevano le grotte, che hanno colto l’occasione per scoprirle e celebrare le feste natalizie in modo diverso».

Quando è possibile visitare le grotte, oltre al periodo natalizio?

«Riapriremo a Pasqua fino alla metà di ottobre con il percorso classico naturale delle grotte».

In cosa consiste il percorso classico delle grotte?

«È un viaggio attraverso la storia della Terra. Infatti queste grotte sono molto particolari per la loro formazione, perché tutte le concrezioni a differenza delle altre grotte che sono enormi, qui sono molto più minute. Lungo il percorso di visita ho l’occasione di mostrare concretamente ai turisti come si generano le stalattiti, come il deposito calcareo vada a creare le stalagmiti. La visita guidata dura circa un’ora e un quarto: inizialmente si vede la parte più attiva delle grotte ancora in fase di crescita, dopo di che si raggiunge l’orrido con la cascata di S. Giulia, infine la guida termina nella parte inferiore delle grotte che sono in stato di fossilizzazione».

In caso di gruppi numerosi bisogna prenotare anticipatamente?

«Richiediamo la prenotazione per i gruppi di almeno 20 persone, che possono scegliere tra una visita privata o durante gli orari ordinari di apertura. Per questioni organizzative chiediamo di essere informati in modo da poterli accogliere al meglio».

Sono previste delle visite speciali per le scolaresche?

«Nel periodo invernale invitiamo caldamente asili e scuole elementari a visitarci e siamo disponibili per aperture speciali dedicate ai bambini. Soprattutto nel periodo estivo offriamo l’opportunità di visitare le grotte alle scolaresche dalle elementari fino al liceo, proprio per vedere dal vivo come si forma una grotta concretamente, per avere un confronto con ciò che studiano sui libri di scuola».

Perché tu e la tua famiglia avete deciso di gestire le grotte? Come è iniziato tutto?

«Non è stata una decisione vera e propria, ma qualcosa che arriva dalla nostra famiglia. La mia bis-nonna Irma Vitali ha rilevato queste grotte negli anni Quaranta e tutto è nato dal suo amore per questo luogo che ha trasmesso a tutti noi, oltre alla voglia di farlo conoscere anche agli altri».

Secondo te quali sono i particolari che rendono questo luogo così speciale?

«Questo luogo è speciale perché ha 11 milioni di anni, racconta la Terra e quindi la nostra storia. È un luogo dove l’acqua e la natura stessa sono padrone di tutto, quindi da qui si percepisce il valore assoluto della natura e di quanto possa essere sorprendente. Infine bisogna tenere conto che sono le uniche grotte in Lombardia e fra le poche in Italia per il tipo di formazione».

Al termine della nostra visita, abbiamo approfittato della presenza del gruppo scolare di Laino e Ponna per chiedere un parere ad un’insegnante sull’esperienza in grotta con i bambini: «Eravamo al corrente già l’anno scorso di questa iniziativa, ma purtroppo il trasporto pubblico non ci ha permesso di muoverci agevolmente con i ragazzi per incompatibilità di orari. Quest’anno ci siamo riusciti grazie al pulmino che ci ha messo a disposizione gratuitamente il comune di Porlezza. I bambini erano già contenti prima di partire ed ora sembrano entusiasti. Questa è stata un occasione per loro di celebrare il Natale insieme, conoscere il territorio, e vedere direttamente ciò che poi svilupperemo a scuola didatticamente in ambito scientifico e naturale».

Se siete già stati alle Grotte di Rescia, non fatevi ingannare dalla “ripetitività” dell’evento, perchè vedrete parecchie novità quest’anno!

Se, invece, non ci siete mai stati, quale occasione migliore del Natale per vivere un’esperienza così particolare e unica nel suo genere?

La redazione della Voce del Ceresio vi lascia un piccolo assaggio con questa gallery fotografica... e vi invita a scoprirlo con i vostri occhi. Buon Natale a tutti!

Redazione

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