Laboratorio per ragazzi al Nuovo Teatro di Cuasso
Tornano i laboratori di Paolo Franzato al Nuovo Teatro di Cuasso, dal 2 luglio fino a settembre 2021. Il progetto è l’unico attivato nella Valceresio per il Piano Estate ministeriale
Il regista-pedagogo Paolo Franzato condurrà dal 2 luglio e fino a settembre 2021 il Laboratorio di Pedagogia Teatrale per ragazzi presso il Nuovo Teatro di Cuasso al Monte. Il progetto rientra tra le iniziative del Piano Estate del Ministero dell’Istruzione ed è l’unico ad essere attivato in tutta la Valceresio, grazie al sostegno dell’istituto comprensivo statale Don Milani di Bisuschio in quanto attività già presente nel piano triennale dell’offerta formativa (Ptof) e ad un coinvolgimento che ha visto partecipi il dirigente scolastico, tutti i coordinatori delle due scuole secondarie (Bisuschio e Cuasso), il Consiglio d’istituto e il Collegio docenti. L’azione culturale e formativa è anche sostenuta dal Patto educativo di comunità stipulato dal medesimo istituto in sinergia con la Proloco Cuasso (ente gestore del Nuovo Teatro) e l’associazione Teatro Franzato (che ne cura l’intera direzione artistica), che tra le sue finalità si propone di sviluppare la conoscenza, la collaborazione e la cooperazione tra gli adulti della comunità, favorire atteggiamenti e scelte coerenti e appropriate rispetto ai bisogni dei bambini e dei ragazzi, sostenerli nei loro compiti di sviluppo attraverso esempi positivi, valori e regole sociali, che promuovano il rispetto reciproco, la solidarietà e competenze di cittadinanza attiva e responsabile, crescere nella capacità di ascolto, di accoglienza e di inclusione per prevenire disagio ed emarginazione. Una ventina i ragazzi e le ragazze che hanno aderito a questa versione inedita estiva dell’attività laboratoriale, già attiva da anni anche nella sede cuassese facente parte integrante dei programmi dell’Accademia Teatro Franzato, la prima e più longeva scuola teatrale varesina giunta alla 26^ edizione.
Tra le attività artistiche ed esperienziali previste, ci sarà anche un coinvolgimento diretto sulle tematiche della tutela dell’ambiente, della natura, dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile in sinergia con il progetto Albero a colori del relativo bando del terzo settore sostenuto dalla Regione Lombardia e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con la collaborazione di diverse associazioni culturali del territorio. Inoltre il percorso prevede anche la realizzazione di una performance teatrale conclusiva nel mese di settembre.
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Regista, pedagogo teatrale, psicodrammatista, scenografo, direttore artistico e culturale, formatore, professore abilitato e specializzato, dottore in psicologia clinica, Paolo Franzato ha realizzato 300 diversi spettacoli nei suoi vari ruoli (regista e/o interprete, a volte anche autore). Ha studiato e lavorato con i maggiori artisti e maestri in assoluto dell’arte scenica contemporanea mondiale, quali Eugenio Barba, Pina Bausch, Maurice Béjart, Carolyn Carlson, Jerzy Grotowski, Lindsay Kemp, Johann Kresnik, Yves Lebreton, Susanne Linke, Marcel Marceau, Kazuo Ohno, Wim Vandekeybus, Julia Varley, Sasha Waltz, Maureen Fleming e Chris Odo, Akira Kasai, Kayo Mikami, Yoshito Ohno, Judith Malina e Hanon Reznikov del Living Theatre. Ha fondato e dirige la prima scuola teatrale varesina e la più longeva (l’Accademia Teatro Franzato). Ha creato e dirige il più longevo Festival teatrale varesino (Teatro & Territorio). Hanno scritto su di lui 6 tesi di laurea. Ha lavorato per 4 università, dall’Italia alla Norvegia, nelle vesti di docente, tutor, correlatore e membro in commissioni di laurea. Ha creato la prima Festa Mondiale del Teatro a Varese ed è l’unico sul territorio ad averla festeggiata ogni anno. A Varese, fin dagli anni ‘80, è stato il pioniere:
- del teatro contemporaneo, culturale, antropologico, di ricerca e sperimentazione;
- della Pedagogia Teatrale secondo le lezioni dei Padri Fondatori del XX secolo in tutti i contesti educativi e formativi e per tutte le età (scuole teatrali, scuole di ogni ordine e grado, laboratori, stage, workshop, eccetera);
- dell’utilizzo dell’attività teatrale quale strumento sociopedagogico e psicopedagogico, di prevenzione, inclusione e recupero;
- del teatro (sia come evento sia come laboratorio) nelle carceri di Varese e di Busto Arsizio;
- nel coinvolgere, attivare e valorizzare le periferie (persone, enti, strutture) e molteplici spazi non-teatrali (spazi urbani e ambienti naturalistici, piazze e corti, chiese e borghi, parchi e isole);
- nel proporre audaci testi di autori quali Fassbinder, Carmelo Bene, Garcia Lorca, Valentin, Wilde, Artaud, Beck, Brecht, Brook, Campanile, Craig, Piscator;
- nel promuovere varie opere inedite ed originali sia di drammaturgia sia di musica contemporanea.
Tra i massimi esponenti della regia teatrale di opere pasoliniane, ha avuto l’onore e il privilegio di realizzare uno spettacolo (tra i tanti diretti con testi di Pier Paolo Pasolini) su una drammaturgia inedita mai pubblicata, a testimonianza della stima degli eredi nei confronti di Paolo. Inoltre le sue regie pasoliniane sono state inserite nell’importante libro di Stefano Casi “I teatri di Pasolini” (con introduzione di Luca Ronconi, edizioni Ubulibri) accanto alle messinscena di Vittorio Gassman, Mario Missiroli, Elio De Capitani, Federico Tiezzi, Luigi Squarzina. Ha collaborato con centinaia di musicisti di ogni genere ed ha realizzato il primo spettacolo teatrale nella storia dedicato a Mia Martini. È direttore artistico di 4 contesti teatrali, in 36 anni di teatro ha realizzato vari lavori con enti e produzioni internazionali (Budapest, Zurigo, Belgrado, Strasburgo, Bergen, Locarno), in 32 anni di insegnamento ha trasmesso la sua arte a decine di migliaia di allievi.
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