Le macchine di Leonardo a Dizzasco
Il 2019 coincide con i 500 anni della morte del grande Genio Leonardo Da Vinci. Per l’occasione, l’Associazione Amici di Dizzasco e Muronico proporrà al pubblico nei giorni 30/31 agosto e 1 settembre una tre giorni di forte valenza culturale presso il Centro Culturale S. Giovanni Bosco a Dizzasco, intitolata “Leonardo Da Vinci a due passi dal lago”.
A seguito di una collaborazione fattiva con il “Museo delle macchine di Leonardo” (Mulino di Mora Bassa – Vigevano) e con l’Associazione vigevanese “La Città Ideale”, infatti, gli Amici di Dizzasco e Muronico sono riusciti a portare in Valle Intelvi la mostra “Le macchine di Leonardo Da Vinci”.
La mostra è costituita da progetti del genio fiorentino realizzati da Dario Noè, studioso e conoscitore dell’artista. Costruite in legno, come nel 1400, le macchine di Da Vinci sono perfettamente funzionanti e permettono a grandi e piccoli di toccare, capire, avvicinarsi a questo mondo, per noi così lontano.
Programma dell’evento
VENERDÌ 30 AGOSTO, ORE 21:00 – DIZZASCO
LEONARDO IL GENIO, LO STUDIOSO, GLI SCRITTI
Relatore Dario Noè
SABATO 31 e DOMENICA 1 SETTEMBRE, ORE 9:00/12:00 e 14:30/18:00 – CENTRO CULTURALE S. GIOVANNI BOSCO (Oratorio) – Via San Pietro – DIZZASCO
APERTURA ESPOSITIVA “LE MACCHINE DI LEONARDO”
Guida alla mostra: Lucrezia Rampini, guida di Vigevano.
L’ingresso alla mostra “Leonardo Da Vinci a due passi dal lago” è libero.
L’organizzazione della mostra e la valorizzazione del territorio
Organizzare questa mostra è senza dubbio stato uno sforzo impegnativo enorme per una associazione che agisce grazie e soprattutto alle sinergie del volontariato ed al sostegno di “Amici” che ne apprezzano l’operato culturale. Unico obiettivo: valorizzare le “radici”, la “storia”, la “cultura” del territorio e della Valle.
A Dizzasco il Parco del Telo, Valle dei Mulini, è disseminato da opifici a forza idraulica che dalla metà del 700 hanno improntato l’economia agricola dei nostri paesi. Le macine ed i magli per la forgiatura di manufatti in ferro sono state le prime opere di ingegneria contadina.
Riscoprire i mulini rappresenta un omaggio doveroso alle tradizioni del passato e serve a ricordare a noi tutti come si svolgeva la vita nei secoli passati e l’importanza del fiume quale risorsa economica ed energia positiva al servizio delle comunità.
Lo studio delle acque, il loro incanalamento, la forza idraulica per il movimento dei meccanismi di macinatura e di molitura sono stati studi di Leonardo Da Vinci, il grande genio italiano invidiato da tutto il mondo.