Patto dei laghi comaschi: Como, Ceresio e i laghi minori
Il 29 ottobre scorso l’Autorità di bacino del Lago del Ceresio ha sottoscritto “Il patto del lago di Como, il Ceresio e i laghi minori”, un patto dei laghi comaschi che ha lo scopo favorire lo sviluppo turistico delle nostre zone.
Un patto nato il 19 giugno 2018 con la firma di numerosi enti istituzionali, associazioni di categoria, società di trasporti del territorio, sindacati. Tra i più importanti firmatari abbiamo: Le provincie, i comuni e le camere di commercio di Como e Lecco, oltre a Regione Lombardia.
Tuttavia, è un patto che nasce lontano. Nel 2010 venne sottoscritto il “Piano per il rilancio della provincia di Como”, l’anno successivo il “Patto per lo sviluppo della nautica lariana”. Poi una serie di altri progetto ha condotto al patto del 2019.
Le parti che hanno sottoscritto il documento si sono impegnate a tutelare il patrimonio naturale, storico e culturale. Ad agevolare l’accesso alle sponde del lago di Como a bambini, anziani e disabili. Inoltre le istituzioni coinvolte dovranno promuovere una mobilità sostenibile e favorire la cooperazione tra gli enti in ambito turistico, per rafforzare l’immagine dei laghi comaschi a livello internazionale.
L’opinione del Vice Presidente dell’Autorità di Bacino lacuale Ceresio, Piano e Ghirla sul patto dei laghi comaschi
Per avere una voce interna alla questione abbiamo contattato Giovanni Bernasconi, sindaco di Claino con Osteno e Vicepresidente dell’Autorità di Bacino del Lago Ceresio, che precisiamo comprende tutti i principali comuni del territorio che si affacciano sul lago Ceresio, di Piano e Ghirla. (qui puoi scoprire quali sono)
Il Vice Presidente che ha definito il patto più come un’opportunità per rendere gli amministratori più responsabili, rispetto ad un beneficio economico per i comuni. «Secondo il mio punto di vista personale, e in base all’esperienza che ho come amministratore locale, non vi è mai stato un problema di fondi, quello che spesso manca è l’idea giusta. Il nostro compito è quello di spendere i soldi che ci vengono assegnati nel miglior modo possibile utilizzando il metodo del “buon padre di famiglia”. Penso e spero – conclude Bernasconi – che aderendo a questo patto possiamo arricchirci di idee, progetti, soluzioni che hanno molto più valore del contributo monetario».
Il progetto di valorizzazione del turismo lacuale varesino e comasco
Nei giorni scorsi, ricordiamo, l’Autorità di Bacino ha anche lanciato un ampio progetto di valorizzazione del turismo lacuale, piano che ha visto concretizzarsi la sua prima tappa nella partecipazione al salone internazionale delle vacanze. A iViaggiatori infatti l’Autorità ha presentato le linee guida Le linee strategiche per la promozione turistica dell’Autorità di Bacino lacuale Ceresio, Piano e Ghirla.
Io, sono testimone solo a porto Ceresio di piu di 200 inquinamenti all’anno , sono in contatto tutti i giorni con i Carabinieri forestali ,cio che fanno a i nostri laghi e una vera vergogna , basta andare sul mio sito Facebook ippoliti carlo ass verde blu per vedere 5 anni che combatto , il.patto per i laghi dovrebbe avere.al.primo posto,fermare tutti gli inquinamenti. Ripristinare le fognature dove acque chiare finiscono con quelle scure e rinnovare i depuratori e fermare gli inquinatori seriali .
Certamente la salute dei laghi deve essere ai primi posti, siamo concordi con lei. Anche se il Patto per i Laghi è stato creato con scopi diversi, sicuramente non si può non considerare l’inquinamento, sia quello dovuto a malfunzionamenti o inefficacia di mezzi atti a depurare, sia quello volontario di chi, come lei ha giustamente detto, si può definire un inquinatore seriale, o quanto meno abitudinario. Cercheremo di dare più spazio alla problematica per sensibilizzare e spingere sempre di più le autorità verso delle soluzioni concrete.